5 luglio 2016

Il primo "numero 12" della Serie B

Dalla stagione 1965-66 viene introdotto il "dodicesimo uomo" nel calcio italiano. L'avvento della sostituzione fu una svolta epocale, un passo verso il calcio come lo conosciamo oggi. Quest'innovazione avvenne, quasi in via sperimentale, solo limitatamente al ruolo del portiere. In panchina comparve così il numero "12" che divenne poi un simbolo dei portieri di riserva, spesso relegati a ruoli estremamente marginali (le cosiddette "eterne riserve" di cui non mancano esempi e narrazioni anche nella letteratura a tema calcistico), ma sempre pronti a entrare e dan manforte alla propria squadra con abnegazione e senso del dovere. Una carriera fatta di rinunce e settimane, talvolta stagioni intere, trascorse da semplici spettatori.

Castellini nella stagione
1966-67
A scrivere la storia della Serie B in tal senso fu uno dei portieri che segnò profondamente gli anni '70 e '80 del calcio italiano, arrivando anche in Nazionale: Luciano Castellini. Fu infatti proprio lui il primo "12" a scendere in campo in Serie B, il 26 settembre 1965 durante Palermo-Monza (4ª giornata). La gara fu dominata dai rosa-nero, che erano in vantaggio per 1-0 grazie a un primo gol di Troja nel primo tempo (di testa su respinta del portiere). Nel secondo tempo Fogar segnò al 56' in mezza rovesciata. Ciceri, infortunatosi dopo uno scontro con Sergio Bettini e impossibilitato a proseguire, dovette uscire dal campo. Castellini entrò al 60' dalla panchina, rendendosi protagonista di una pagina storica (sebbene quasi del tutto dimenticata) del campionato cadetto. Castellini, al suo esordio assoluto non solo in B, ma anche con la maglia della prima squadra del Monza, fu subito chiamato a numerosi interventi, specialmente da Troja e Tinazzi, i due migliori in campo quel giorno, e dovette per due volte cedere: la prima a Tinazzi (tiro a fil di palo, partito quasi dalla linea di fondo) e la seconda a Troja (nuovamente di testa, su assist di Bon).

Il computo presenze e reti del Monza
pubblicato sull'Almanacco 1966
Castellini debuttò quindi subendo 2 reti: per altre 3 volte scese in campo nella sua prima stagione tra i professionisti, di cui 2 volte dalla panchina, e 1 volta da titolare (alla 31ª giornata a Novara), per un totale di 4 presenze e 4 gol subìti. Curiosamente, e forse proprio per la novità della regola, diverse testate (tra cui per esempio Il Calcio Illustrato) non menzionano affatto l'ingresso di Castellini, e numerose fonti tralasciano le presenze ottenute da Castellini entrando come sostituto (e infatti gliene attribuiscono una soltanto, anziché 4): solo l'Almanacco gliene dà credito, menzionando esplicitamente tre sostituzioni... ma citandolo come "Cappellini", storpiandone il nome. La medesima sorte toccò ad altri portieri entrati come sostituti, tra cui alcuni letteralmente spariti: è il caso di Cozzoli del Trani, giovane portiere di riserva entrato al posto del titolare Biggi in Trani-Reggina 2-2 del 1º maggio 1966, e completamente omesso da svariati conteggi di riepilogo stagionale di presenze e reti, perché appunto utilizzato in quell'unica occasione, da subentrato.

Le vicende dei portieri di riserva, spesso inosservati e misconosciuti, sono forse tra le più curiose e affascinanti nel mondo del calcio: questo articolo, partendo da un caso particolare, ha voluto omaggiarle tutte.

Di seguito, a complemento statistico, il tabellino della partita.

Serie B 1965-66

4ª giornata, 26.09.1965

PALERMO-MONZA 4-0

Palermo: Ferretti; Costantini, Giorgi; Bon, Giubertoni, Moschen; Fogar I, Tinazzi, Troja, Cipollato, Bettini II.
Monza: Ciceri (60' Castellini); Magni, Giovannini (esp. 67'); Melonari, Ghioni, Prato; Vivarelli, Maggioni, Ghio, Mavero, Vigni.
Arbitro: D'Auria di Salerno.
Gol: 42' Troja, 56' Fogar, 73' Tinazzi, 88' Troja.
Spettatori: 18.000 circa.
Note: ammoniti Costantini (P), Bettini II (P) e Vivarelli (M). Calci d'angolo 5-0 per il Palermo.

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