Una foto di Pino Buelli |
Nel 1933 la sua prima mostra personale presso la Galleria Permanente a Bergamo, esperienza ripetuta nel 1935 e nel 1938. Oltre alla sua attività di pittore, Buelli prestò la sua matita anche allo sport: nel 1936 uscì sul giornale La Voce di Bergamo una serie di disegni raffiguranti dei momenti di alcune partite di calcio dell'Atalanta per la stagione 1936-37. Da adolescente infatti Buelli si era avvicinato, come moltissimi giovani, al gioco del calcio, e aveva militato con successo nella squadra "Ragazzi" dell'Unione Sportiva Ardens di Bergamo nel ruolo di terzino, avendo peraltro come compagno di squadra il portiere Carlo Ceresoli, futuro campione del mondo nel 1938. Fin dai primi anni '40 Buelli viaggiò spesso e toccò numerose mete, soggiornando a Parigi, Amsterdam, Madrid, Lisbona e persino in Africa; tra un viaggio e l'altro aveva la sua residenza in una casa in via Crocette 8 a Mozzo (BG).
Nel 1949 si trasferì in Brasile, paese dove già aveva trascorso periodi di vacanza anni prima, e si stabilì in un appartamento di Alameda Nothmann, a San Paolo. Rimase in Brasile fino al 1953, vivendo anche a Rio de Janeiro e proseguendo la sua attività espositiva e riscuotendo notevole successo. Particolarmente apprezzata fu la sua mostra presso la galleria Europa a San Paolo del Brasile. Oltre a svolgere l'attività di pittore Buelli fu anche docente, e insegnò presso il collegio internazionale di Cajuru, nello stato di San Paolo.
Nel 1954 un'altra personale a Parigi, a Montmartre, segnò il suo ritorno in Europa: già nel 1956 era tornato nella natia Bergamo dove fu organizzata una sua esposizione presso la Galleria della Torre. Sempre nel 1956 espose alla VI Quadriennale d'Arte romana: le sue opere non solo guadagnarono la stima della critica, ma attirarono l'interesse della galleria World House di New York, che le acquistò con la mediazione dell'Istituto d'Arte di Firenze.
Gli anni '60 proseguirono con un'intensa attività espositiva: Bergamo (1961 e 1963), Marocco (1961), Amsterdam (1962), Barcellona (1964), Portogallo (Cascais, 1967), Jesolo (1967-68). Nel 1970-71 fu nuovamente protagonista a Bergamo presso la Galleria Simonetta. Buelli ottenne numerosi riconoscimenti, tra le quali varie medaglie d'oro (Bormio, Cremona, Magenta, Miano, Albinea), la targa d'oro a Sondrio, il Premio Soncino e la Coppa Bergamo a Bormio.
Pino Buelli morì a Bergamo il 14 novembre 1997.
Alcuni disegni a tema calcistico di Buelli:
Il gol di Guidi durante Pro Vercelli-Atalanta 2-3 (27.09.1936)
Il gol di Savio durante Atalanta-Catanzarese 2-0 (20.09.1936)
Il gol di Savio, quarto della partita, durante Atalanta-Spezia 4-1 (11.10.1936)
Fonti utilizzate:
- Registri dell'immigrazione in Brasile (FamilySearch.org)
- http://www.lombardiabeniculturali.it/
- Servizi Cimiteriali del Comune di Bergamo: http://webcim.comune.bergamo.it/forms/defuntoricerca.asp
- La Voce di Bergamo
- A. M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori, disegnatori e incisori italiani moderni e contemporanei, 1962, 1º volume, 3ª edizione
Autore del testo: Andrea Ridolfi Testori, 22 maggio 2021.
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